Tutta colpa di una certa signora Baker che trasformò un anonimo castano in un platino perfetto e si trasformò in Marilyn. Pioniera e vessillo di tutte le finte bionde del mondo che hanno sposato il blond mood. In effetti mentre la mora decisa, può vantare generalmente anche pelle ambrata e allure mediterranea, non c´è mai successo immediato per la castana, che rischia sempre di passare inosservata. Per lei sunlights, balajages, sciatuches, non sono solo tecniche di colorazione, ma magici artifici creati per spianarle la strada verso la bionditudine. Perché l´essere bionde non è solo un traguardo da raggiungere ma un modo per illuminare il mondo.
La cara vecchia Hollywood insegna: Jean Harlow, Marylin, Grace Kelly erano stelle di nome e di fatto, grazie alla luce delle loro chiome. Tutte castane convertite.
Le star di oggi non sono da meno, e quando passano al castano, magari per motivi di copione non esitano, finito il film, a tornare ai vecchi santi. Qualcuno si ricorda Cameron Diaz castana? Ma chi si dimentica il caschetto dorato di “Tutti pazzi per Mary”. Lasciamo perdere Charlize Teroon che è uno schianto anche mora, prendiamo una così così come Reneè Zellweger, con i capelli scuri è proprio da pollice verso. Le castane convertite al biondo letteralmente pullulano, anzi il loro numero cresce in modo esponenziale in maniera equamente proporzionale all´ascesa delle star convertite al blond mood. Ogni finta bionda famosa è un modello per migliaia di donne pronte a imitarla… a colpi di luce.
L´illuminata (modello Jennifer Aniston)
Vittima da sempre del complesso della “normale”, l´illuminata ha scoperto che il taglio giusto e qualche sapiente schiaritura l´hanno elevata al rango di ragazza appetibile. Il suo potere seduttivo appartiene alle chiome, che cura in modo maniacale, dal taglio alla tonalità di colore, possibilmente affidandole solo alle mani di uno stylist ultrafamoso e ultracaro.
Controcorrente: Da quando la Aniston ha chiuso con Brad Pitt, talvolta ci assale il dubbio che tutti i soldi investiti in capelli non siano poi così ben spesi.
La Sciura (modello Caterine Deneuve)
Il biondo fa chic, è sinonimo di eleganza e di algida bellezza, anche e soprattutto dopo gli “anta”. Caterine ne sa qualcosa, abbandonato il biondo monocromo che l´ha resa indimenticabile negli anni ´60 e ´70, oggi preferisce effetti di leggero e sfaccettato chiaroscuro. La Sciura si è adeguata e alterna colpi di luce a leggere schiariture della base, per mascherare capelli bianchi e ricrescita sempre in agguato. Il parrucchiere è il suo Guru e il suo confidente, cui viene demandato il non facile compito di azzeccare sempre e comunque la tonalità più sobria ed elegante.
Controcorrente: L´effetto casco d´oro è sempre in agguato, soprattutto se al biondo perbene si abbinano messe in piega iperfonate (vedi Madonna ultima maniera) o lissage a piombo.
La Bomba (modello Sharon Stone)
Mai banale sempre strasexy. Intrigante con la chioma lunga e scalata, radiosa con il capello corto e scarmigliato, ma tant’è, scegliere le acconciature giuste per Saharon è da sempre un basic instinct. Virtù del personaggio non c´è che dire, ma per incanarnare lo stereotipo della bionda da schianto non si può prescindere, come lei, da un pizzico di sfacciataggine e autoironia.
Controcorrente: Vietato cadere nell´effetto bambolona (ebbene sì Sharon) con chiome lunghe e riccioli d’oro. Vade retro extension e posticci, benvenuto taglio sbarazzino per essere sempre più piccante.
La post-femminista (modello Jane Fonda)
Diventò bionda per assecondare le manie di un uomo, ai tempi in cui questo era ancora se non richiesto per lo meno consigliabile, per poi tornare in se´ e dedicarsi a ben altre questioni. È la storia di Jane Fonda, che dopo anni di marce femministe e aerobica si è convertita ad un biondo per bene dall´effetto molto naturale e quindi molto copiato. Le bionde alla Jane ultima maniera si sono innamorate dei suo taglio corto illuminato da colpi di luce oro e castagna.
Controcorrente: Jane/Barbarella per vari motivi, oltre che per l´assurda cotonatura e il biondo compatto, va cassata dagli annali. Definitivamente.
La Svamp (modello Paris Hilton)
Platino, glitter, Swarowski o nel migliore dei casi diamanti, conditi con rosa a gogo, non contribuiscono a rendere una donna molto credibile a meno che non si chiami Hilton e riesca a spacciare l´insulsaggine per una dote irresistibile. Il biondo alla Paris è irreversibile e totale e non conosce ricrescita, è un biondo total look che abbaglia come il sole a ferragosto. In quanto frutto di ripetute decolorazioni, il biondo platino ha il pregio/difetto di rendere il capello talmente inerme da sostenere qualsiasi tipo di messa in piega anche senza brushing.
Controcorrente: La tentazione di lasciarsi prendere la mano e ricorrere al fai-da-te è forte. Date una confezione di decolorante in mano a una donna e i guai sono assicurati: prolungare arbitrariamente i tempi di posa è un´iniziativa ad alto rischio, non solo perché si rischia di ottenere tonalità improbabili, ma soprattutto per la salute delle chiome.
L´integralista
Non copia il biondo di nessuna in particolare, ne è semplicemente contagiata. La blond mania l´ha plagiata al punto da arrivare a nascondere perfino le foto che la ritraggono da bambina per dissimulare la sua vera natura di castana.
L´integralista è assolutamente bionda dalla testa ai piedi, comprese le aree riservate, opportunamente decolorate e depilate, perché qualcuno non abbia a dire come Paolo Hendel ne “Il Ciclone” davanti a una playmate da calendario…”Caro giugno, tu ti tingi i capelli”.